14 dicembre 2016

Prince & NETFLIX


Prima della sua prematura scomparsa, all'inizio di questo disgraziatissimo 2016
il nostro principe stava progettando un reality show per NETFLIX.
La fotografa Maya Washington ha rivelato che era in trattative
per creare lo show nel suo piccolo 'regno' di Paisley Park.

L'aveva contattata chiedendo il suo aiuto dicendo
che avrebbe partecipato solo se fosse stata nel programma.
Parlarono della sua vita privata e del suo lato comico
che la gente non conosceva ma a quanto pare lui aveva in mente tutt'altro:
"Perché non vuoi che vedano il tuo senso dell'umorismo"?
"Maya, non può e non deve essere uno show divertente, devo salvare il mondo."

Netflix ha confermato la potenziale produzione dicendo "Abbiamo avuto diversi
incontri sul progetto ma purtroppo per tutti noi non abbiamo fatto in tempo."
A Paisley Park il reality avrebbe sicuramente avuto successo anche se è difficile
chiedersi come e se Prince avrebbe mai partecipato in prima persona.
Comunque è già previsto un documentario, una biopic che uscirà nel 2017
intitolata "Prince: R U Listening?"

Il filmato racconterà la storia della Purple One
attraverso i suoi compagni di band gli amici e familiari.
Dez Dickerson, primo chitarrista e Andre Cymone amico e bassista ufficiale,
sono compresi nel film, così come Sheila E, Lenny Kravitz, Mick Jagger, Billy Idol e Bono.

"Prince: R U Listening?" sarà guidato dal regista e produttore Michael John Kirk
già premiato con l' Emmy e noto in America per il suo documentario della PBS Frontline.

Intanto nelle scorse settimane una famiglia del Minnesota ha onorato Prince
con un bellissimo spettacolo di luci.
Mike Staudt e la sua famiglia hanno preparato un addobbo natalizio molto speciale
in tema cromatico esclusivamente viola.

"Siamo sempre stati solo appassionati occasionali di Prince
ma la sua scomparsa ci ha veramente colpito" ha detto Staudt.
"Siamo pentiti di non avere mai preso coscienza di avere una stella così iconica
e così vicina a noi e di non aver mai assistito ad un suo concerto o spettacolo qui al Paisley.
La sua scomparsa ha significato così tanto per la nostra comunità
che abbiamo deciso di fare una breve dedica con queste luci di Natale per onorarlo
abbiamo ricevuto molti complimenti per questo e alcune persone hanno anche pianto dalla commozione."

Intitolata "The Lights on Pascolo" la sequenza include circa 10.000 luci
che girano su 8.500 canali controllati da computer ed effetti robotici
sincronizzati con la musica di Natale.
Staudt ha stimato almeno 200 ore di lavoro per realizzare il progetto
tra luci oggetti di scena costruiti  programmazione editing audio impostazioni e verifiche.
Il risultato finale è uno spettacolo lungo 14 minuti
caratterizzato da un intermezzo di "Purple Rain" di circa un minuto e mezzo
con migliaia di luci viola e l'immagine di Prince.

10 dicembre 2016

"CIAO2001" il nostro web era l'edicola!


I più anzianotti se lo ricorderanno si chiamava 'CIAO 2001'
e tutta la musica scorreva li dentro perché alla tv
gli unici suoni che avevamo
erano i SanRemi e PippiBaudi...in bianco&nero
se volevi notizie classifiche e immagini a colori
il nostro web di allora era soltanto l'edicola.
  


Non c'era ancora nessuna pubblicazione di riviste anglosassoni
e 'ilCiao' era la sola risorsa che avevamo.

Quando poi arrivarono le nostre radio
fu utilissimo anche per la diffusione corretta (e autorevole)
di tutti gli eventi rock pop jazz che nessun altro canale
avrebbe mai potuto raccontare h24.

Anche io ero già affamato cronico di classifiche e news
e solo grazie a lui potevo informarmi / informare
di tutto quel che accadeva nel mondo.

Fra le tante rubriche, le più amate erano le classifiche 

tranne un piccolo dettaglio...

TROVARE i dischi!

Evidentemente sia la povertà di mezzi
che del mercato discografico di allora
non ci consentiva di avere tutti i titoli
e solo sporadicamente avevamo la fortuna di girare
e scovare vinili d'importazione fra Roma Firenze e Bologna
altrimenti si telefonava ai negozi
e si cucinava quel che c'era, punto.

La Billboard Year-End chart è il riepilogo ufficiale
delle performance ottenute dalle 100 hit durante tutto l'anno 
e viene pubblicata ancora oggi su Billboard 
alla fine di ogni novembre
ma nel 76 la si poteva leggere solo sull'amatissimo CIAO
la nostra  Bibbia il nostro GUUUGOL...


Questo è il report di QUARANTA ANNI FA
della mia prima 'Billboard Year-End chart'
del dicembre 76
Avevamo appena aperto #RadioOndaLibera
e di questi 25 ne avevamo appena la metà!









 CIAO2001 su Wikipedia





04 dicembre 2016

Frank Zappa


"Oggi" nel 1993, scompare #FrankZappa
uno dei personaggi più geniali della musica
non chiedetemi di quale genere perché lui li ha divorati tutti
dal rock al jazz al progressive alla classica fino alla satira e al cabaret
non si è fermato di fronte a nulla.

Classe 1940, vita familiare e sociale molto difficile e "vivace"
talmente vivace che il padre lo allontanò da casa e parenti
per la sua indisciplina quotidiana e lo scarso rispetto delle tradizioni...
erano di origini siciliane (di Partinico) figuratevi se potevano convivere 
con chi disprezzava la cucina italiana e soprattutto, la religione cattolica.

Dopo mille peripezìe e un arresto
finalmente riesce ad approdare alla #MGM
che gli riconosce la sua bravura mostruosa con la chitarra.
Nel 66 arriva il primo (doppio) album "Freak-Out!"
uno dei primissimi vinili doppi dell'epoca, già rivoluzionario e dissacrante
nonché fonte di ispirazione di #PaulMcCartney per #SgtPeppersLonelyHeartsClubBand.

Da li in poi sono decollati ben 117 album (ufficiali)
ma è un conto approssimativo e ancora oggi nessuno sa quanti realmente siano.
In ogni album sempre una sorpresa che spiazza e sconvolge
nessuno che segua il filo "logico" delle partiture classiche
ti spiazza e spazia ovunque, dal rock ai cartoons fino al caos più totale:
"Faccio anche musica brutta perché l'America è brutta"
diceva rivolgendosi ai politici dell'epoca (storia sempre uguale).

Oggi potremmo, anzi possiamo assolutamente accostare a Zappa
la band di #ElioELeStorieTese che da bravi nipotini
hanno attentamente seguito le orme dello zio.
Ma il meglio di se Frank lo dava in concerto
negli imprevedibili personaggi che inventava
nei travestimenti da attore consumato o clown
nella raffica di monologhi verso le classi dominanti di palazzo
sempre accompagnate da improperi e vaffanculi ben farciti
ma anche e soprattutto, da un talento tecnico sublime e indiscutibile
che lo ha inserito nell'unico recinto possibile per lui
quello dei primi 20 chitarristi al mondo.

Non c'è quasi nulla che Frank Zappa non abbia già fatto
e se siete a corto di ispirazione andate a cercarlo, vi stupirà ancora
ma accostatevi al genio con rispetto e senza pensare di catalogarlo
 perché non ci riuscirete.