Dice che...
Dovevo/Dovevano stupirti con luci e baldorie
effetti speciali e celebrazioni
invece, prigionieri della nostra quotidiana quotidianità
ci salutiamo in poche righe ma va bene lo stesso
tu lo sai che i sermoni non mi piaccciono.
Sono sempre io, ti presi la manina che neanche camminavi
ancora più piccola dei bimbi ritratti qui sopra
(il tuo primo manifesto)
ma già vispa e promettente
sapevi già suonare e cantare forte
così forte che ti sentivano quasi a Perugia!
Dopo mesi di allenamenti e sperimentazioni
decisero di farti uscire fra le prime "radio libere" italiane.
Era l' 11 novembre 1976,
la storia, la tenerezza e quei tempi puri e folli
sono incancellabili.
Avevo solo 15 anni ma appena chiesero di accudirti come zio
non esitai un istante continuando giorno e notte fino ai tuoi 7 anni
e oggi, grazie a Giuliano Zucchini e Susanna Polidori (con te dal '79)
sei una splendida quarantenne sempre bella e in grande forma.
Ciao ROL, tanti auguri e fai la brava (come sempre) - Gigi
Come vi ho già annunciato il mese scorso sulla pagina Facebook
l'immensa quantità di materiale dell'archivio di Prince è oggetto di attenti riascolti e supervisioni e già nel corso di questa fine 2016 e poi a gennaio
sono previste interessanti uscite di greatest e inediti.
Pochi giorni fa (21 ottobre) la NPG Records e la Warner
hanno annunciato per il 22 novembre in USA e il 25 nel mondo
la prima raccolta pubblicata dopo la sua scomparsa.
S'intitolerà 'Prince 4Ever' e conterrà
40 dei brani più amati di sempre.
Fra i gift della compilation ci sarà un inedito, "Moonbeam Levels"
registrato originariamente nell'82 durante le session dell'album '1999' e un booklet di 12 pagine con immagini mai viste prima
realizzate dal grande fotografo Herb Ritts.
Più avanti, all'inizio del prossimo anno
arriverà un secondo album di inediti
con la versione tanto attesa e rimasterizzata di 'Purple Rain'.
Da sottolineare che queste uscite
erano già state programmate e concordate
dallo stesso Prince poco prima della morte.
Maggiori dettagli li avremo a ridosso di gennaio intanto vi lascio la track list di 'Prince 4Ever' :
1. 1999 2. Little Red Corvette 3. When Doves Cry 4. Let's Go Crazy 5. Raspberry Beret 6. I Wanna Be Your Lover 7. Soft and Wet 8. Why You Wanna Treat Me So Bad 9. Uptown 10. When You Were Mine 11. Head 12. Gotta Stop (Messin' About)13. Controversy 14. Let's Work 15. Delirious 16. I Would Die 4 U 17. Take Me With U 18. Paisley Park 19. Pop Life 20. Purple Rain 21. Kiss 22. Sign 'O' The Times 23. Alphabet Street 24. Batdance 25. Thieves In The Temple 26. Cream 27. Mountains 28. Girls & Boys 29. If I Was Your Girlfriend 30. U Got The Look 31. I Could Never Take The Place of Your Man 32. Glam Slam 33. Moonbeam Levels 34. Diamonds and Pearls 35. Gett Off 36. Sexy MF 37. My Name Is Prince 38. 7 39. Peach 40. Nothing Compares 2 U
Revolver è il settimo album della discografia ufficiale dei Beatles
L'ho scelto per celebrare
i 50 anni del suo successo.
Rimase in testa alla 'BILLBOARD 200'
dal 10 settembre al 15 ottobre 1966
è uno degli album migliori del gruppo
uno scrigno di piccoli capolavori
(nessun brano supera i 3 minuti)
che ha cambiato per sempre la storia del Rock.
Revolver nasce dopo una lunga serie
di viaggi concerti e strilli assatanati
delle fans deliranti
che li avevano portati al massimo livello
di fama e successo
ma al minimo di creatività.
Dopo aver raggiunto il punto di saturazione
staccarono tutto e annullarono ogni impegno
(compresi i concerti già programmati).
Si rinchiusero negli Abbey Road Studios
per capire il cosa/come/dove dirigere
le loro personalissime ispirazioni
per un progetto di senso compiuto e condiviso.
E' un nuovo inizio di crescita e sperimentazione
dove non si faranno mancare più nulla (in ogni senso).
Si apre l'era psichedelica dei Beatles
antipasto di 'Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band'
dell'anno successivo.
Tutto sommato andavano ancora d'accordo
e seppur fra mille personalismi e discussioni
riuscivano ancora a trovare la sintesi comune.
Paul si stava fissando con la classica
George col misticismo indiano
John sprofondava nell'interiorità (e nell'acido)
e Ringo, beh lui a parte un po' di figa
niente (come al solito)
eppure la sua presenza era fondamentale,
quasi da 'osservatore esterno'
li guardava come alieni
e al tempo stesso
riusciva a controbilanciare
le forze centrifughe
per riportarli sulla terra
e tenerli uniti,
dev'essere stata una faticaccia immane
ma ci riusciva sempre
(per 4 anni ancora).
Revolver però fu sviluppato anche a grazie alle presenze in studio
di attentissimi e competenti 'artigiani' .
Geoff Emerick (tecnico di studio)
ebbe un ruolo fondamentale
nel conciliare e tradurre in suono
tutte le visioni della scrittura
e tempo dopo disse:
«Dal giorno in cui uscì, Revolver cambiò per tutti
il modo in cui si facevano i dischi.
Nessuno aveva mai udito niente di simile.»
Soprattutto grazie ai brani di John
come 'Tomorrow Never Knows'
ispirato al libro dei morti della cultura tibetana
'I'm Only Sleeping' con le chitarre registrate al contrario
'She Said She Said' dichiaratamente ispirato all'LSD,
e 'Doctor Robert', il dottore lisergico.
E poi ovviamente quella perla di 'Eleanor Rigby'.
Drammatica e grigia
e vestita con gli archi del grande George Martin
ma creata completamente da Paul
anche se John (mentendo) sostenne di averne scritto il 70 per cento.
Non mancava nulla, neanche la black-Motown
di 'Got to Get You into My Life'.
La sua complessità musicale
è provata dai due mesi di registrazioni
e dalle sei sedute necessarie per la versione definitiva.
La genialità della ricerca sonora di questo album
è anche frutto delle decine di sperimentazioni di Paul
usando nastri tagliati e registratori portatili.
Ovviamente siamo nel '66
e potevano affidarsi soltanto alla magìa artigianale
fatta con mani e forbici
incisioni e sovraincisioni
volumi e dissolvenze
« Facemmo partire i loops e poi avviammo la pista di Tomorrow Never Knows
e giostrammo con i regolatori di dissolvenza e, prima ancora che si
potesse dire che era un loop, prima che cominciasse a ripetersi un sacco di volte,
io inserivo uno degli altri regolatori e così,
usando anche le altre persone “Tu inserisci quello”, “Tu inserisci quell’altro”,
facemmo una registrazione a metà casuale e a metà orchestrata delle
varie cose e la riversammo su una pista del vero nastro master.
Lo riascoltammo alcune volte e cambiammo alcuni nastri, fin quando non
ottenemmo quello che pensavamo andasse veramente bene. »
Solo per Dilma perché lei lascia il volante del carro funebre
ma la strage continua e lo guiderà qualche altro becchino
finché il mondo non si sveglierà
da questo letargo della coscienza che dura da generazioni
e non fermerà l'interminabile funerale dei 'meninos'.
Manca una decenza civile che condanni la repressione violenta
e ricolleghi i fili della ragione
il corto circuito è talmente grave ed esteso
che in questo paese (apparentemente) così allegro e positivo
la muffa dell'ignoranza e la cultura della morte regnano indisturbate.
I carboni accesi dalla dittatura sono ancora caldi
e ben nascosti sotto la cenere di un progressimo finto fallito e decadente
e meno male che ogni tanto qualcuno si brucia come la nostra 'amichetta'.
All'indomani dell'impeachment chiudo la storia così come l'ho iniziata un anno fa
con l'immagine di questa beota orgogliona e serena.
Dice che ha conosciuto anche la sofferenza ma
a quanto pare non ha imparato nulla visti gli ultimi 6 anni.
Voglio giocarmi la carta del dubbio
(sempre utile averne qualcuna).
Forse è solo incapace o forse un giorno si pentirà
getterà la maschera o si sveglierà dal suo sonno
e ce la ritroveremo redenta e missionaria per le vie di Rio
sii sii.. eccerto... basta, le carte son finite.
Mentre vi scrivo noto che sui social gira ancora voce
che quelle dei meninos siano tutte bufale inventate per screditare il Brasile
e che la poverina è la vera vittima innocente
di un potere oscuro e cattivone
che ha deciso di distruggerla.
Sono molti mesi (un anno)
che cerchiamo di informare/sensibilizzare
eppure ancora si sentono voci 'dubbiose'
capisco che c'avete tanto da fa ('na volta coi selfie n'altra volta coi pokemon)
ma ogni tanto staccate la faccia dalle stronzate e leggeteci
informatevi cercate frugate
e fatelo sempre, su tutto..non solo su questo tema
che certo può essere poco digeribile ma comunque
suvvìa, nono siate "webeti"...
Storia e non leggenda
storia tragica e verissima
altro che bufala
altro che povera vittima.
Qui l'unica bufala che esiste è lei
e le povere vittime
sono sotto i suoi piedi lordi di sangue.
Lei è solo l'ultima di una lunga serie di orrendi figuri
che camminano sopra quei corpi senza ritegno
senza pietà senza nessuno scrupolo
senza farsi domande
sempre avanti come automi impazziti
con la bella scusa della 'tolleranza zero'
e l'approvazione generale del popolo (il popolo...).
Molti ancora pensano che la polizia
sia costretta a intervenire solo periodicamente
o in occasione di qualche evento straordinario
ma questa storia terrificante non è una parentesi periodica
è sistemica è programmata e non comincia né oggi né ieri
non c'è bisogno di olimpiadi o mondiali di calcio.
La povertà delle favelas è stata fatta crescere fuori controllo
ha generato violenza che ha alimentato altra violenza fin dagli anni 60.
La dittatura militare in Brasile durò venti lunghissimi anni e si concluse nel 1984.
La nostra gilma allora faceva la combattente guerrigliera col mitra in mano
e questo 'dettaglio' mi fa ancora più incazzare
sapendo quel che ha combinato dopo.
Politica e cifre
A me il sòr Lula non è mai piaciuto neanche lui
ma almeno gli posssiamo riconoscere
il merito di pragmatismo e intelligenza strategica
Nel 2010 lascia un Brasile in netta espansione:
1) inflazione sotto controllo
2) bilancia commerciale in attivo
3) dollaro a 2 reais
4) disoccupazione al 5%
5) PIL +7,5%
6) diritto acquisito per Coppa del Mondo di calcio & Olimpiadi
che altro si può chiedere al capo del "Partido dos Trabalhadores" (PT)
il nostro comunistone pro-lavoratori
ex-sindacalista metalmeccanico
una specie di Landini illuminato
che ha fatto fuoco e fiamme ovunque
subito adottato come scintillante esempio dai sinistri de noantri
ancora non sappiamo se era/èil capo dei corruttori o soltanto un ingranaggio
però sappiamo che anche lui s'è messo a fare il rosticcere con la brava aiutante
e tra una falce e un martello
è spuntata la calcolatrice
solo che Petrobras era un po' grandina da controllare
troppi forni e fornelli
troppi arrosti e troppo olio (nero)
ma si sa, la banda c'avéa fame
il riscatto del coatto...dopo tanto mitragliar era giunta l'ora
e la cassiera è stata svelta a riempire le casse (del PT)
OH MI RACCOMANDO HO DETTO...PT mica pd...non sia mai.
L 'Operação Lava Jato' (Operazione Autolavaggio)
ha smascherato in tutto il Brasile tutti gli altri bassotti
della banda coi relativi giochetti di bilancio degli alti dirigenti
(già arrestati o incriminati).
Sono stati contabilizzati 'solo' dieci milioni di Real
bruscolini, ma alla data di questo post
l'inchiesta è ancora aperta.
Si vabbè ma tanto..la sòra gìììlma era 'solo' l'aiutante/cassiera/cameriera...
no, non proprio
era presidente del consiglio di amministrazione
e Ministra dell’Energia..gnente gnente
ma oggi ha detto che lei del forno non ne sapeva un emerito cazzo
(sparecchiava...)
Lo stesso Lula è oggi indagato e forse verrà arrestato
così da brava cagnetta riconoscente
ha pensato bene di gonfiargli un bel salvagente
nominandolo ministro (con immunità).
Oggi è lei la vittima sacrificale
raccontan al mondo che è stata la crisi mondiale e cattivona
a portare il paese in difficoltà
non solo, minaccia pure che tornerà presto (a che ora?)
lo sa bene anche lei che è finita, fottuta, azzerata.
Luiz Inácio Lula da Silva ha fatto un solo macro-errore (dopo rubare)
enorme quanto il territorio del SudAmerica
nominarla sua erede.
Peggior disgrazia non poteva capitare a questo meraviglioso paese
che amo/amiamo per la musica per Ayrton, per il calcio e...molto altro.
Ma torniamo a gìììlma
Questa dannata stronza ladra assassina e tutto l'entourage
ha tollerato di tutto, compreso lo sterminio dei bambini.
Certo, era troppo impegnata a contare col pallottoliere
per lei quelle sono merde ambulanti
puzzano rubano fanno casino si prostituiscono si drogano
ma soprattutto sputtanano l'immagine e danneggiano il turismo.
Avanti tutta (contro il muro)
l'importante è violare la Costituzione
la Legge di Responsabilità Fiscale
giocarsi i prestiti di banche pubbliche
truccare i conti federali
firmare i decreti senza autorizzazione del Congresso
e poi alè, un bel sorriso
e fammi la fotina, coglione!
Questa pazza scatenata ha portato il Brasile
alla peggiore crisi economica della storia, peggio del '29:
1) PIL -3,8% nel 2015 e -4% nel 2016
2) inflazione in orbita siderale a quota 11%
3) disoccupazione dal 4,8% all’11,3%
4) deficit primario di 170 miliardi di reais nel 2016
(nel 2010 aveva un surplus di 101 miliardi)
Cifre greche
col giocattolone Petrobras che oggi è l’azienda più fottuta al mondo
e il settore elettrico che per gli stessi metodi seguiti
sta subendo l'identico tracollo.
E Temer? (Michel Miguel Elias Temer Lulia)
E' solo un regolamento di conti fra ladri.
Infatti anche lui è a rischio impeachment
perché se hanno falsificato i bilanci pubblici
lo hanno fatto insieme, quando lui ricopriva l’incarico di vice.
I miei amici brasiliani mi raccontano di vivere in un limbo
non cambierà nulla e anche lui sarà inchiodato dal passato
in un presente di incertezza e falsità che non darà nessun futuro
né a lui né al Brasile.
Certo, può sempre accadere un miracolo una conversione
un'inversione ad U, ma anche lui è troppo sporco di fango
(e petrolio) per proporsi come "il nuovo".
"Gigi, è una cosa triste
noi non crediamo più a nulla e a nessuno
ma qui non siamo in Italia...
lo sopporteremo finché potremo ma poi
se non sarà lui ad andarsene saremo noi a cacciarlo
vedrai lo faremo te lo prometto!
Lui fa parte della stessa merda che lo ha preceduto
lo hanno messo li per tenerci buoni ma non durerà"
Se penso al Belgio
a parte la cioccolata la birra e il circuito di Spa,
non è che ci sia un granché da dire,
ma se penso ai belgi uno su tutti,
l'unico che mi viene in mente
è senz'altro lui, Toots Thielemans.
Questo omino eclettico e simpatico
ci ha cullato con la sua magica armonica
per decenni e dopo la notizia del suo ritiro di 2 anni fa,
ecco purtroppo quella della sua morte, lo scorso 22 agosto.
Morte dei giusti dobbiamo dire, infatti se n'è andato via nel sonno
alla veneranda sponda dei 94 suonati tutti e bene,
fino all'ultimo respiro.
Era anche un ottimo chitarrista ma soprattutto
era/è la Hohner cromatica più famosa al mondo.
Classe 1922, ha iniziato a giocare con l'armonica
all'età di 3 anni poi più grandicello,
anche con la sua prima chitarra vinta a una scommessa.
Durante l'occupazione tedesca ha raccontato di essersi difeso
con la musica facendosi contaminare dal virus del Jazz, la sua grande passione.
Il suo primo idolo era Django Reinhardt (fenomenale ed eclettico chitarrista dell'epoca)
e molto presto scopre anche Charlie Parker.
Dopo la guerra si unisce a Benny Goodman in un tour europeo nel 1950
che subito dopo lo porterà ad immigrare negli Stati Uniti nel '52
diventando prima un membro del Charlie Parker All Stars
e poi per 6 anni con il George Shearing Quintet.
Che fossero colonne sonore, canzoncine buffe o Jazz del più raffinato,
rimaneva impresso per sempre con quella armonica mai sentita prima.
Nessuno allora si era spinto così avanti, nessuno lo riteneva
uno strumento "nobile" anzi,
faceva parte della categorìa "strumenti diversi".
Ma lui non solo smentì tutti i farisei del pentagramma
creò uno stile ancora più sonvolgente : chitarra & fischio all'unìsono
"Bluesette" (1962) divenne la prima HIT mondiale... col fischio.
Genio assoluto? No, semplice naturalezza (per lui).
Da qui in avanti fu un successo dopo l'altro.
Lo hanno cercato chiamato e amato tutti i più importanti musicisti
in ogni angolo della terra e per ogni genere di collaborazione
sia dal vivo che in studio.
Si dice che non avesse nemici tanto erano disarmanti la sua bravura
l'umanità e la disponibile simpatìa
un vero esercito di innamorati/appassionati del suo unico
e inconfondibile sound e della sua contagiosa simpatìa.
La nostra generazione lo scoprì verso il '70 nel film "Midnight Cowboy"
(Un uomo da marciapiede) e poi in tv nel '74
nella sigla di "Milleluci" con Mina e Raffaella Carrà
dirette dal grande Antonello Falqui
dove Toots appariva nella sigla finale "Non gioco più".
Non voglio tediarvi e tralascerò premi e lauree ad honorem
però DEVO citarvi alcune delle sterminate collaborazioni
che solo a leggerle mi vengono i brividi:
Quincy Jones, Ella Fitzgerald, Charlie Parker, Dizzy Gillespie
Ray Charles, Oscar Peterson, Benny Goodman
Frank Sinatra, Bill Evans, Elis Regina, Chico Buarque
Gilberto Gil, Milton Nascimento, Djavan
Herbie Hancock, Pat Metheny, Jaco Pastorius, John Scofield
Lionel Richie, Billy Joel, Mina, Caterina Valente
Diana Krall, Natalie Cole, Mia Martini
Dianne Reeves, Franco Cerri
e questi sono solo i più famosi.
Una carriera veramente intensa poi si sa, gli acciacchi.....
e si deve frenare rallentare o fermarsi.
Così anche Toots (soprannome sin da ragazzino)
ha dovuto riporre la sua magìa e guardare dalla finestra.
I problemi polmonari lo hanno costretto a ridurre viaggi e concerti
ma paradossalmente il suo spirito indomito aumentava
e cercava in ogni modo di ribellarsi al silenzio.
Toots ha raccontato del dolore ai polmoni e di aver cercato di suonare lo stesso
in ogni modo, usando perfino una pompetta da cucina
poi, visto il dolore alle mani ha dovuto rinunciare e buttarla
così un giorno che ha fatto......
Ha acceso il phon...ed ha iniziato a soffiare con quello.
"Si in effetti avevo risolto il mio dolore ai polmoni e alle mani
ma più tardi ...ho avuto quello della bolletta"...
che possiamo dire...arrendiamoci!
Buon viaggio signor Jean Baptiste Thielemans, ciao mitico Toots
e grazie di "Tootte" le risate e le emozioni
“I feel best in that little space between a smile and a tear” (Toots Thielemans)
eppure è un giorno speciale, storico, fondamentale
anzi è FESTA NAZIONALE, la festa della Radio.
Ho messo la sveglia per le 5.30 in attesa
di ascoltare questa puntata di "Non Stop News" su RTL 102.5
che non solo ha celebrato la ricorrenza
ma ci ha regalato la magica presenza (magic oneOone)
dei papà della radiofonia privata Italiana.
Una mattinata piena zeppa di ricordi
almeno per me che quegli anni li ho vissuti in prima persona
3 ore di bellissima radio appena finite un'ora fa
e dedicate sia alla giornata della "liberazione dell'etere"
che a questi due 'ragazzi' che vedete ospiti in studio
sono (da sinistra a destra) i fratelli Rino e Angelo Borra
che nel 1975 fondarono RADIO MILANO INTERNATIONAL
la prima radio privata italiana (una volta si diceva 'radio libera').