11 novembre 2016

Ciao ROL come stai?


Dice che...
Dovevo/Dovevano stupirti con luci e baldorie
effetti speciali e celebrazioni
invece, prigionieri della nostra quotidiana quotidianità
ci salutiamo in poche righe ma va bene lo stesso
tu lo sai che i sermoni non mi piaccciono.

Sono sempre io, ti presi la manina che neanche camminavi
ancora più piccola dei bimbi ritratti qui sopra
(il tuo primo manifesto)
ma già vispa e promettente

Grazie a questi 5 bravi 'genitori'
(da sinistra Roberto Becchetti Filippo Donini
Luigi Brachelente Gabriele Violini
e Francesco Belardinelli al mixer)
sapevi già suonare e cantare forte
così forte che ti sentivano quasi a Perugia!

Dopo mesi di allenamenti e sperimentazioni
decisero di farti uscire fra le prime "radio libere" italiane.

Era l' 11 novembre 1976,
la storia, la tenerezza e quei tempi puri e folli
sono incancellabili.

Avevo solo 15 anni ma appena chiesero di accudirti come zio
non esitai un istante continuando giorno e notte fino ai tuoi 7 anni
e oggi, grazie a Giuliano Zucchini e Susanna Polidori (con te dal '79)
sei una splendida quarantenne sempre bella e in grande forma.

Ciao ROL, tanti auguri e fai la brava (come sempre) - Gigi

#RadioOndaLibera

25 ottobre 2016

Prince 4Ever



Come vi ho già annunciato il mese scorso sulla pagina Facebook
l'immensa quantità di materiale dell'archivio di Prince
è oggetto di attenti riascolti e supervisioni
e già nel corso di questa fine 2016 e poi a gennaio
sono previste interessanti uscite di greatest e inediti.

Pochi giorni fa (21 ottobre) la NPG Records e la Warner
hanno annunciato per il 22 novembre in USA e il 25 nel mondo
la prima raccolta pubblicata dopo la sua scomparsa.

S'intitolerà 'Prince 4Ever' e conterrà
40 dei brani più amati di sempre.

Fra i gift della compilation ci sarà un inedito, "Moonbeam Levels"
registrato originariamente nell'82 durante le session dell'album '1999'
e un booklet di 12 pagine con immagini mai viste prima
realizzate dal grande fotografo Herb Ritts.

Più avanti, all'inizio del prossimo anno
arriverà un  secondo album di inediti
con la versione tanto attesa e rimasterizzata di 'Purple Rain'.

Da sottolineare che queste uscite
erano già state programmate e concordate
dallo stesso Prince poco prima della morte.

Maggiori dettagli li avremo a ridosso di gennaio
intanto vi lascio la track list di 'Prince 4Ever' :


1. 1999
2. Little Red Corvette
3. When Doves Cry
4. Let's Go Crazy
5. Raspberry Beret
6. I Wanna Be Your Lover
7. Soft and Wet
8. Why You Wanna Treat Me So Bad
9. Uptown
10. When You Were Mine
11. Head
12. Gotta Stop (Messin' About)13. Controversy
14. Let's Work
15. Delirious
16. I Would Die 4 U
17. Take Me With U
18. Paisley Park
19. Pop Life
20. Purple Rain
21. Kiss
22. Sign 'O' The Times
23. Alphabet Street
24. Batdance
25. Thieves In The Temple
26. Cream
27. Mountains
28. Girls & Boys
29. If I Was Your Girlfriend
30. U Got The Look
31. I Could Never Take The Place of Your Man
32. Glam Slam
33. Moonbeam Levels
34. Diamonds and Pearls
35. Gett Off
36. Sexy MF
37. My Name Is Prince
38. 7
39. Peach
40. Nothing Compares 2 U


19 settembre 2016

L'Album del Mese è dei Beatles


Revolver è il settimo album della discografia ufficiale dei Beatles

L'ho scelto per celebrare
i 50 anni del suo successo.

Rimase in testa alla  'BILLBOARD 200'
dal 10 settembre al 15 ottobre 1966
è uno degli album migliori del gruppo
uno scrigno di piccoli capolavori
(nessun brano supera i 3 minuti)
che ha cambiato per sempre la storia del Rock.

Revolver nasce dopo una lunga serie
di viaggi concerti e strilli assatanati
delle fans deliranti
che li avevano portati al massimo livello
di fama e successo
ma al minimo di creatività.

Dopo aver raggiunto il punto di saturazione
staccarono tutto e annullarono ogni impegno
(compresi i concerti già programmati).
Si rinchiusero negli Abbey Road Studios
per capire il cosa/come/dove dirigere
 le loro personalissime ispirazioni
per un progetto di senso compiuto e condiviso.

E' un nuovo inizio di crescita e sperimentazione
dove non si faranno mancare più nulla (in ogni senso).
Si apre l'era psichedelica dei Beatles
antipasto di 'Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band'
dell'anno successivo.

Tutto sommato andavano ancora d'accordo
e seppur fra mille personalismi e discussioni
riuscivano ancora a trovare la sintesi comune.

Paul si stava fissando con la classica

George col misticismo indiano

John sprofondava nell'interiorità (e nell'acido)

e Ringo, beh lui a parte un po' di figa
niente (come al solito)

eppure la sua presenza era fondamentale,
quasi da 'osservatore esterno'
li guardava come alieni
e al tempo stesso
riusciva a controbilanciare
le forze centrifughe
per riportarli sulla terra
e tenerli uniti,
dev'essere stata una faticaccia immane
ma ci riusciva sempre
(per 4 anni ancora).



Revolver però fu sviluppato anche a grazie alle presenze in studio
di attentissimi e competenti 'artigiani' . 
Geoff Emerick (tecnico di studio)
ebbe un ruolo fondamentale
nel conciliare e tradurre in suono
tutte le visioni della scrittura
e tempo dopo disse:

 «Dal giorno in cui uscì, Revolver cambiò per tutti
il modo in cui si facevano i dischi.
Nessuno aveva mai udito niente di simile.»

Soprattutto grazie ai brani di John
come 'Tomorrow Never Knows'
ispirato al libro dei morti della cultura tibetana

'I'm Only Sleeping' con le chitarre registrate al contrario
'She Said She Said' dichiaratamente ispirato all'LSD,
e 'Doctor Robert', il dottore lisergico.

E poi ovviamente quella perla di 'Eleanor Rigby'.


Drammatica e grigia
e vestita con gli archi del grande George Martin
ma creata completamente da Paul
anche se John (mentendo) sostenne di averne scritto il 70 per cento.

Non mancava nulla, neanche la black-Motown
di 'Got to Get You into My Life'.
La sua complessità musicale
è provata dai due mesi di registrazioni
e dalle sei sedute necessarie per la versione definitiva.

La genialità della ricerca sonora di questo album
è anche frutto delle decine di sperimentazioni di Paul
usando nastri tagliati e registratori portatili.
Ovviamente siamo nel '66
e potevano affidarsi soltanto alla magìa artigianale
fatta con mani e forbici
incisioni e sovraincisioni
volumi e dissolvenze

« Facemmo partire i loops e poi avviammo la pista di Tomorrow Never Knows
e giostrammo con i regolatori di dissolvenza e, prima ancora che si
potesse dire che era un loop, prima che cominciasse a ripetersi un sacco di volte,
io inserivo uno degli altri regolatori e così,
usando anche le altre persone “Tu inserisci quello”, “Tu inserisci quell’altro”,
facemmo una registrazione a metà casuale e a metà orchestrata delle
varie cose e la riversammo su una pista del vero nastro master.
Lo riascoltammo alcune volte e cambiammo alcuni nastri, fin quando non
ottenemmo quello che pensavamo andasse veramente bene. »



Un Revolver micidiale, ancora oggi


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