25 agosto 2015

Bruce Springsteen 25 agosto 1975 Born to Run


25 agosto 1975, QUARANTA anni fa usciva "Born To Run" il primo album (di successo) di Bruce Frederick Joseph Springsteen, "TheBoss". Era già il terzo disco pubblicato dopo l'esordio del 73 di "Greetings from Asbury Park, N.J." e "The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle" accolti ingiustamente con freddezza sia da pubblico che critica ma finalmente in Born, tutta la forza e la carica dei testi appassionatamente impegnati ed impregnati di American Dream, avevano il suono giusto e convincente.
Da allora il Boss non è più sceso dal trono, da quel 25 agosto ha venduto più di 120 milioni di dischi volando sui palcoscenici dorati dei Grammy (20 volte) e degli Oscar (1) oltre all'onorificenza del Kennedy Center per la diffusione della cultura americana nel mondo.
La storia del Boss è così tipicamente Americana da apparire quasi finta e demagogggica, ma ha sempre tirato dritto per la sua strada contagiando di speranza intere generazioni apparentemente sprovvedute e come lui pronte ed affamate di rivincita, la ricetta che ancora oggi scrive e predica a squarciagola,
il padre Douglas Frederick, di ascendenze irlandesi/olandesi, era un tormentato e precario lavoratore che si spaccava le ossa e la mente fra disoccupazione e lavori improvvisati mentre la madre, Adele Ann Zirilli, dalle evidenti origini italiane, proveniva da una famiglia emigrata in USA da Vico Equense già alla fine dell'Ottocento. Anche per lui come spesso capita agli artisti, le difficoltà e la durezza di una vita con pochi soldi e molti traslochi, notti a pancia vuota e lacrime senza futuro, sono il preludio scritto di un imminente e possibile riscatto, la partenza di una corsa verso il sogno. Certo il talento devi averlo di default e qua il correre in questione, non è jogging con cuffiette...



"Someday girl I don't know when we're gonna get to that place
Where we really want to go and we'll walk in the sun
But till then tramps like us baby we were born to run"





Born To Run
Testi e musiche di Bruce Springsteen
Record Plant Studio, New York, 1975

Lato A
Thunder Road (4:49)
Tenth Avenue Freeze-Out (3:10)
Night (3:00)
Backstreets (6:30)

Lato B
Born to Run (4:30)
She's the One (4:30)
Meeting Across the River (3:18)
Jungleland (9:35)

Bruce Springsteen - voce, chitarra, armonica a bocca
Garry Tallent - basso
Max Weinberg - batteria
Roy Bittan - pianoforte
Danny Federici - organo
Clarence Clemons - sassofono
Ernest Carter - batteria
David Sancious - tastiera
Randy Brecker - tromba in Tenth Avenue Freeze-Out e Meeting Across the River
Michael Brecker - sassofono in Tenth Avenue Freeze-Out
Steve Van Zandt - cori in Thunder Road
Mike Appel - cori in Thunder Road
Suki Lahav - violino in Jungleland



(USA)
8 ottobre 1975 - Disco d'oro
21 novembre 1986 - Disco di platino
21 novembre 1986 - terzo Disco di platino (multi)
17 novembre 1994 - quarto Disco di platino (multi)
3 maggio 2000 - sesto Disco di platino (multi)

(Regno Unito)
1º febbraio 1976 - Disco d'argento
1º febbraio 1976 - Disco d'oro
2 luglio 1985 - Disco di platino


17 agosto 2015

Android & Google 10 anni insieme

Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo...
Gino cantava ma Andy l'ha fatto.
Anno 2003, Andy Rubin, Rich Minerva, Nick Sears e Chris White
decisero non solo di cambiarlo ma di inventarne uno nuovo e parallelo.
Fu un inizio un po' "carbonaro" pensato lontano dai riflettori
e recintato da molti aloni di mistero.
L' "inventore pazzo", ne aveva in mente un'altra .....



"Che state combinando laggiù?"...

"software, anzi software per telefoni"...

"per telefoni? ma siete pazzi! il mondo è dei computer"...

"ah ok"...

Diciamo la verità, più che da pazzi era da alieni.
Così alieni che la chiamarono "Android Inc."
una roba che all'epoca Andy Rubin descrisse come : 
"sistema per dispositivi cellulari più consapevoli
della posizione e delle preferenze del loro proprietario" 
(un pazzo non ha mai il dono della sintesi..).
Intanto però il tempo passava 
e i quattro al bar oltre ai donuts 
si mangiavano anche il piccolo budget, finché un quinto amico, 
Steve Perlman (Artemis Networks) li raggiunse e si aggregò.


Steve era un altro smanettone informatico,
costruì il suo primo computer nel 76 al college,
uno che la sapeva parecchio lunga e veniva da lontano,
lontanissimo: Sony, Philips, RCA, Panasonic,
Mitsubishi, Samsung, Fujitsu, Motorola,
Scientific Atlanta, Sega, Nintendo fino a Microsoft ed Apple!... 

Erano buoni amici da molto tempo
e non esitò a proporsi
Andy era geniale affidabile creativo
con quell'idea fissa dei telefoni che lo perseguitava da anni
DOVEVA essere buona!
Così volle aggiungersi ma senza toccare un chip un codice una vite
partecipando solo allo sviluppo e senza interferire. 
Decise di donare 10.000 $ in una busta e...good luck.

Beh, i 10k più fortunati e meglio investiti degli ultimi 50 anni.
Di lì a poco i loro misteri e segreti chiusi in un garage
erano così segreti e misteriosi
che ovunque parlavano di Android ...perfino alla Apple.
E ne parlavano così intensamente che un giorno le voci
arrivarono alle orecchie di un altro tizio molto sveglio (e dal buon udito)
un certo Larry Page.

Erano mesi che stava pensando di entrare nella telefonia mobile
ma non sapeva come, proponeva a tutti ma a parte Apple
(con cui non aveva chance) nessuna azienda seria ed "attrezzata"
era disposta a sviluppare software per lui nella telefonia. 
"Idea antieconomica e priva di qualsiasi previsione ragionevolmente redditizia"
..dal vangelo secondo Wall Street.
Ma Larry non fu così osservante
e credette alle voci su quei quattro, così eccoci al 17 agosto 2005
e alla comunicazione ufficiale dell'acquisizione di Android
(già entrata in Google dall'11 luglio).


Page aveva trovato il contenuto e Rubin il contenitore
ora l' "inventore pazzo" non era più così pazzo. 
Quei benedetti 10.000 dollari di Perlman si moltiplicavano giorno per giorno
e nessuno poteva più fermare l'astronave nascente.
A bordo di Google avevano trovato la piattaforma
per far decollare ogni progetto.
Furono due anni pazzeschi lavorando e sviluppando codici notte e giorno
sul kernel Linux ininterrottamente fino al 5 novembre 2007
data della presentazione ufficiale di Android dalla neonata OHA
(Open Handset Alliance) consorzio di aziende
con Google, HTC, Samsung, Sprint Nextel, T-Mobile,
Qualcomm, Texas Instruments Inc. 

Passò un altro anno e il 22 ottobre 2008
nacque il primo vero dispositivo Android : l'HTC Dream.
Appena un mese prima (23 settembre) nacque la versione 1.0 di Android
quindi è quella la vera data ufficiale di compleanno del robottino verde.


E' stato un bel viaggio da allora.
Guardate il vostro smart e ripensate al vostro tele-fonino del 2005...
beh Android (ed Apple) hanno davvero cambiato il mondo.
Ma il viaggio del robottino verde continua.
Oggi Andy Rubin non è più il presidente
ha ancora fame di sogni ed invenzioni
dal 2013 Larry Page lo ha lasciato "libero"
di dedicarsi ai nuovi progetti sia suoi che di Google.
Volerà sempre altissimo anche se legato come un aquilone
alla base di Mountain View, dove ammirare dall'alto i "suoi" donuts.


13 agosto 2015

Cavallo bianco


Non ci vediamo da luglio e nel frattempo sono successe un po' di cose, anche la scomparsa di Giancarlo dei Matia Bazar, ligure schietto e gentile. E' passato a casa mia molti anni fa (hotel) l'ho incrociato in concerti e interviste, l'ho ammirato e apprezzato come musicista e batterista perfetto come un metronomo.
Oggi siamo tutti un po' tristi e bordigotti, ciao cavallo bianco.

17 luglio 2015

Rock'n'droid ... Marshall si rivolta nella "cassa"


Jim Marshall è stato un arzillo negoziante londinese (classe 1923 scomparso nel 2012) e il suo cognome è stato uno dei più amati e famosi fra tutti i rockers del mondo per via dell'altrettanto amato e famoso, ma che dico famoso... MITICO 'valvolare', che ha sparato metallo fuso in milioni di watt dalle muraglie accatastate nei palchi di tutto il mondo.

Vero pioniere del suono chitarresco e farraglia varia, dopo le frequenti visite di famosi 'metallurgici' come Ritchie Blackmore si convinse che era ora di inventare un nuovo tipo di amplificatore e da venditore si trasformò in produttore fondando nel 62 la sua 'Marshall Amplification' tutt'oggi attiva, così attiva che siamo qui a parlarne.

Certo, dai tempi del negozio di Hanwell nel London Borough of Ealing, ne è passato di rock, anzi trapassato insieme al suo inventore, tant'è che la Marshall oggi si da agli smarfoni.... (!) "è il business bellezza"...
Ed eccolo qua in tutta la sua aura di inevitabile citazionismo 'heavy' il prossimo must del perfetto metallaro, con tanto di logo frontale e rotellina laterale come negli ampli per regolare il volume, il look della cover come la cassa degli altoparlanti e la doppia cuffia a volumi indipendenti. 
Non manca neppure il DSP Wolfson WM8281, con gli effetti dedicati e il noise reduction applicabile ai due microfoni, questo nuovo Marshall si chiama 'London' (manco per il nome si sono sforzati...)


dicono che sia un buon telefono (ci mancherebbe altro!) e un valido registratore musicale.
Le figate principali infatti sono "Loopstack", un registratore a 4 canali dove registrare quattro tracce indipendenti a 44KHz /16bit e la DJ app per mixare.
Ovvio, con questo London non si bada all'Android e alle funzioni telefoniche (standard) quel che conta per i metallici possessori/posseduti sarà il suono e il fascino che emana l'eterno logo di Jim...


Scheda tecnica veloce :
145 grammi 
Batteria removibile da 2.500 mAh
Display d4,7'' 
Risoluzione HD 
Chip Snapdragon 410 con 2 GB di RAM
Storage 16 GB (espandibile) 
Slot microSD 
Sistema Android Lollipop 
Doppia fotocamera (da 8 e 2 mpixel)
Zoom
Flash
Bluetooth
WiFi
Vivavoce
Radio
Videochiamata
GPS
Bussola
Prossimità
Accelerometro
Giroscopio
Aac
Mp3
Wav
Wma
Midi
Wmv
Mp4

Prezzo circa 550/600 € (secondo me troppini...)
disponibilità da fine agosto


Mr.Marshall, è pronto a rivoltarsi ?


11 luglio 2015

JAZZ un pianeta di esigenti: Chuck Israels - Joyful Noise

Il bassista arrangiatore compositore Chuck Israels, dopo aver affinato la sua tecnica con maestri come John Coltrane Billie Holiday Stan Getz e il trio di Bill Evans, esce come direttore d'orchestra in questa nuova entusiasmante 'Joyful Noise'.

Israels si è trasferito anni fa dal trambusto della città alla pacifica solitudine della bellissima Portland, in Oregon. Abbraccia gran parte della storia del jazz moderno e la sua 'Chuck Israels Jazz Orchestra' è stata fondata per mostrare alcuni dei migliori strumentisti e cantanti del nord-ovest che suonano e lavorano finemente la musica più emozionante e durevole del pianeta, un pianeta di esigenti.

La band è stata recentemente presentata al Detroit Jazz Festival. Il loro CD di debutto 'Second Wind' ha ricevuto una recensione 4-1/2 (stelle) sulla rivista DownBeat ed è un serio candidato ai Grammy.

Questo nuovo progetto, 'Joyful Noise - The music of Horace Silver' promette di portare l'attenzione alle capacità compositive e magiche di Chuck Israels. Ha la grande saggezza del leader che mette cuore e personalità contagiosa a tutta la band. Israels ha modellato un'orchestra che scorre via liscia su bellissimi binari. 

Imperdibile!

JILL SCOTT New "Woman"

Il 24 luglio esce Jill Scott col nuovo album 'Woman'.
Nessuna apparizione europea per ora ma solo un tour americano che si concluderà in agosto.
Se in quei giorni siete li (beati voi) vi scrivo le date, non si sa mai



13/7 – Pittsburgh, PA @ Heinz Hall
15/7 – Newark, NJ @ NJ Performing Arts Center, Prudential Hall
16/7 – Wallingford, CT @ Toyota Presents the Oakdale Theatre
18/7 – Baltimore, MD @ Pier Six Pavilion
19/7 – Bethlehem, PA @ Sands Bethlehem Event Center
22/7 – Brooklyn, NY @ Kings Theatre
25/7 – Cincinnati, OH @ Paul Brown Stadium (Cincinnati Music Festival)
26/7 – Atlantic City, NJ @ Borgata Spa & Resort – Event Center
29/7 – Vienna, VA @ Wolf Trap for the Performing Arts/The Barns
30/7 – Durham, NC @ Durham Performing Arts Center
  1/8 – Birmingham, AL @ BJCC Concert Hall
  2/8 – Atlanta, GA @ Chastain Park Amphitheatre
  4/8 – Memphis, TN @ Orpheum Theatre
  5/8 – Nashville, TN @ Ascend Amphitheater
  8/8 – Hollywood, FL @ Hard Rock Live at Seminole Hard Rock Hotel & Casino
  9/8 – St. Petersburg, FL @ Mahaffey Theater
11/8 – Jackson, MS @ Thalia Mara Hall
12/8 – Houston, TX @ Bayou Music Center
14/8 – Grand Prairie, @ TX Verizon Theatre at Grand Prairie
15/8 – Austin, TX @ ACL Live at the Moody Theater
19/8 – Los Angeles, CA @ Greek Theatre
22/8 – Oakland, CA @ Fox Theater
23/8 – Saratoga, CA @ The Mountain Winery
25/8 – San Diego, CA @ Humphrey’s
28/8 – Phoenix, AZ @ Comerica Theatre

04 luglio 2015

Luther Vandross in musical

A dieci anni dalla sua scomparsa (1º luglio 2005) si è diffusa in America la notizia di un probabile musical sul grande Luther Vandross che vedrebbe anche la partecipazione di Marcus Miller di cui Vandross si è avvalso molto spesso nei suoi album. Si tratterebbe di un progetto itinerante nelle principali città degli Stati Uniti accompagnato da un museo mobile con materiale d'archivio e memorabilia.
Lo spettacolo dovrebbe partire all'inizio del 2016 e sarà il primo di molti eventi previsti nel progetto "Guardians of Soul", la cui missione è quella di preservare e celebrare lasciti e ricordi delle grandi icone di R&B, Soul e Jazz.







Luther Vandross ha venduto 40 milioni di dischi e vinto 8 Grammy Award

sito ufficiale: http://www.luthervandross.com/

discografia :

Never Too Much (1981)
Forever, For Always, For love (1982)
Busy Body (1983)
The Night I Fell In Love (1985)
Give Me The Reason (1986)
Any Love (1988)
The Best Of Luther Vandross...The Best Of Love
Power Of Love (1991)
Never Let Me Go (1993)
Songs (1994)
Greatest Hits 1981-1995
This Is Christmas (1995)
Your Secret Love (1996)
One Night With You - The Best Of Love vol.2 (1997)
Always & Forever - The Classics (1998)
I Know (1998)
Love Is On The Way (1998)
Luther Vandross (2001)
The Ultimate Luther Vandross (2001)
Home For Christmas (2002)
Dance With My Father (2003)
The Essential Luther Vandross (2003)
Luther Vandross Live At Radio City Music Hall (2003)
The Ultimate Luther Vandross (2006)