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11 novembre 2023

Tanti Auguri ROL (RadioOndaLibera)

Come ogni anno che Dio manda in terra 

arriva San Martino e il mio "compleanno" insieme a ROL

(almeno con questo sono "soltanto" 47 ! )

Qui i 5 "fratelli" fondatori
FRANCESCO BELARDINELLI (seduto)
da sin. a destra
ROBERTO BECCHETTI
FILIPPO DONINI 
LUIGI BRACHELENTE
GABRIELE VIOLINI


e sempre un pensiero al nostro caro Prof  TONINO CANCIAN 💙
il preziosissimo valore aggiunto della nascente programmazione
fatta anche di cultura e contenuti importanti
senza di lui avremmo saputo programmare soltanto MMOOOSEEEKAAA !  
(Qui è con Simonetta la nostra prima voce femminile)



Qui sotto cliccate sulla mia foto insieme a Sonia Floridi 
(scatto di Maurizio "Gustino" Gustinelli)
e troverete anche 100 brani dalle playlist della "prima Onda" 
(si chiamavano...SCALETTE...) 

👇 








H A P P Y   B I R T H D A Y
R O L
💜


11 novembre 2022

E sono 46...


11 novembre e anche quest'anno tutti 46 enni ...VUOI METTERE? 

Ciao ROL (Giuliano & Susy)
e ciao...
FRANCESCO
GABRIELE
LUIGI
PIPPO
ROBERTO

oohh vi ho messo in ordine alfabetico non cominciate a discutere!...👀



e un pensiero al nostro Prof  TONINO CANCIAN 💙



Qui ho caricato 100 brani dalle playlist della "prima Onda" 
allora non si chiamavano così...ma...SCALETTE...
e rigorosamente scritte a penna
per ascoltarle cliccate sulla foto qui sotto con Sonia👇 







22 gennaio 2021

Re Leopardo




Come ogni anno per noi "capelloni"...come ci chiama lo zio #RinoBorra 
il 22 gennaio è la giornata dedicata al più grande di tutti 
e come ogni anno riecco il post celebrativo al nostro Re #Leopardo

Nell'89 sono stato qui con te a #RadioMilanoInternational 
eravamo dentro questo studio la tua 'gabbia' che 'ruggivi' come sempre 
eri in onda e telefonavi e scrivevi e fumavi e preascoltavi 
e programmavi la jingle machine e ti affacciavi alla finestra per il divieto 
e correvi di la e ritornavi di qua e annunciavi e disannunciavi col fischio 
(insieme al ruggito il tuo marchio inconfondibile) tra dischi nastri fogli e foglietti 
parlando anche dell'Umbria e della mia radio e di tastiere e di mixer 
e delle radio di Milano e di RMI e di musica e degli Earth Wind & Fire 
e della black e degli italiani e del nuovo mix che preparavi e di quello già fatto 
e delle discoteche e delle notti e degli "amici" e della gggente 
come quel poraccio di Assisi che millantava e tutto così 
senza sosta e senza freni né respiro e senza punteggiatura...
e pieno di E come questo post...perché tu non avevi punteggiatura 
ma solo contenuti energia ed entusiasmo di fare musica e radio 
di ESSERE musica e radio

Ecco eri così eri tu, ecco sei così Sei Tu!
#LeonardoReCecconi
1 settembre 1954 - 22 gennaio 2004
Ciao Leo, ciao Re

28 marzo 2018

28 marzo 1964 Pirati Di Tutto Il Mondo Unitevi ❣️



Oggi grazie a Ronan O'Rahilly
nasce RADIO CAROLINE
una delle prime radio libere al mondo
senz'altro la più famosa e temeraria di tutte.
La stessa che ispirò e convinse Angelo e Rino Borra
a far nascere insieme ai fratelli Cozzi nel 75
Radio Milano International, la mamma delle nostre radio libere.
Ergo, se RMI è la mamma Caroline è la nonna
e RadioLuxembourg la bisnonna (1933)
ma non perdiamoci in genealogie...

A mezzogiorno del 28 marzo 1964 
i dj's Chris Moore e Simon Dee 
al largo delle coste dell’Essex 
annunciano la nascita di Radio Caroline
con un messaggio pre-registrato:
«Questa è Radio Caroline sul 199
la vostra stazione musicale 24 ore su 24».


Il primo disco in onda fu Not Fade Away dei Rolling Stones
ovviamente dedicato a Ronan O'Rahilly il "padre" di Caroline
un testardo e geniale irlandese classe 1940
che contro vento e contro tutti si mise in testa 
di rompere la rigida monotonia della radio pubblica inglese.



Sfruttando una lacuna legislativa 
scovata nel testo della legge per le telecomunicazioni
si convinse che era possibile aggirare il monopolio
e far nascere la sua Caroline come aveva già fatto
molto tempo prima RadioLuxembourg208
trasmettendo appunto dal Lussemburgo come radio multilingue.
Ronan non voleva andarsene dal Regno Unito e così pensò
al mare, restando al largo della costa e in acque internazionali
non avrebbe avuto nessun limite né infranto alcuna legge 
e l'unico obbligo era solo quello di registrarsi nello stato 
in cui si fosse trovato di volta in volta.
Fu così che acquistò una vecchia nave passeggeri danese 
ribattezzandola da MV Fredericia a MV Caroline 
ispirandosi per il nome alle foto di Caroline Kennedy, figlia di JFK
che aveva visto spesso ritratta nelle foto alla Casa Bianca.


Il motore della sua idea fu la tenace passione e la convinzione 
nel voler diffondere la musica più bella e aggiornata di quegli anni
a discapito della noiosa e pedagogica radio pubblica 
che non dava spazio né al beat né al rock
se non in rarissime occasioni
ospitando e programmando solo artisti affermati 
e imposti dalle case discografiche.

Non solo, ma la assurda legge di allora 
che limitava in 28 ore settimanali l'esecuzione dei brani originali
per poter coprire il resto della programmazione
costringeva la stessa BBC a registrare le cover strumentali
delle orchestre locali... un vero delirio!

Ma era la dura realtà del mezzo radiofonico di allora
funzione esclusivamente educativa e mai ricreativa
musica imposta e ridotta all'osso, pubblicità vietata
e programmi esclusivamente informativi o pedagogici
un po' come il nostro "terzo canale" Rai degli anni 60
ma molto più austero e triste.
Radio Caroline era l'esatto opposto, il paradiso in terra
(in mare...) 
come previsto sollevò le proteste ufficiali
da parte del Governo che però poteva solo constatare 
l'impotenza legislativa in materia di telecomunicazioni.

La notizia si diffuse rapidamente 
senza alcuna campagna promozionale
in modo naturale e spontaneo (oggi diremmo..virale)
e Radio Caroline arrivò a 5 milioni di ascoltatori già in pochi mesi.
Il segreto della ricetta era tanto semplice quanto efficace 
e gli ingredienti sono gli stessi ancora oggi validi in ogni radio:
musica attuale h24, comunicazione spontanea e diretta
pubblicità velocissima e allegra e giochi a premi 
dove si vincevano fino a 4/5000 sterline
per quegli anni una cifra ..molto seria! 



Beatles, Rolling Stones, Kinks, Who e tanti altri gruppi e nomi dell'epoca
erano gli assoluti protagonisti che finalmente si potevano ascoltare 
ininterrottamente da quella radio tanto rivoluzionaria quanto ovvia e necessaria.
Certo, la questione del copyright, anche quella 
veniva allegramente aggirata
ma le band non si arrabbiavano, anzi 
per loro era tutta pubblicità positiva
che accendeva di energia i giovani all'ascolto 
che presto si sarebbero trasformati
in pubblico delirante ai concerti e nei negozi.

Gli stessi Beatles e Who furono in seguito 
tra i più grandi sostenitori delle radio private
che in poco tempo cominciarono ad imitare Caroline 
e a proliferare in tutto il Regno Unito.
Fu un successo talmente clamoroso e inarrestabile
che la stessa BBC (scandalizzando gli inorriditi puristi filo-governativi)
decise di lanciare una nuova stazione 
BBC Radio 1, dedicata esclusivamente
al pop/rock!

Pochi anni dopo, nel 1967 
il Governo inglese decise di varare una nuova e più severa legge 
per punire tutti i "pirati" con il suo "Marine Offences Act" 
in vigore dal 15 agosto 1967 e tutt'oggi operativo che
«proibisce di trasmettere dalle navi, 
dalle strutture off-shore e dagli aerei 
in acque territoriali britanniche 
o da navi e aerei registrati nel Regno Unito 
dovunque si trovino». 

Da quel giorno chiusero tutte le radio
ma Ronan andò avanti e continuò a sfidare il Governo 
onda su onda...dalla sua Caroline.
Poco dopo mezzanotte di quel ferragosto annunciò:
«Radio Caroline continua» 
e fece partire All You Need Is Love dei Beatles. 
Una stima dell'epoca conta in 20 milioni gli ascoltatori 
che accesero Caroline nel primo giorno della nuova legge.
Non avendo più rivali, restava l'unica libera e possibile.

Purtroppo la radio in seguito dovette fermarsi per quattro anni...
quando i marinai si rifiutarono di andare avanti 
se non fossero stati pagati gli arretrati. 
Ripartì nel 1972 ma sempre a fasi alterne  
fino ai nostri giorni, purtroppo non è più tornata 
alla fama di un tempo. 

Oggi è ancora "in onda" qui >>  https://www.radiocaroline.co.uk/#home.html

nel 2017 ha anche ottenuto dal governo britannico
(per la prima volta) l'autorizzazione ufficiale a trasmettere in AM 
(come radio comunitaria).
L' occasione è stata festeggiata con una trasmissione di 3 giorni 
dall' 11 al 13 agosto 2017 in diretta dalla ristrutturata Ross Revenge
attraccata nel fiume Blackwater (Essex).



Happy Birthday Caroline... 
e mille grazie al pirata O'Rahilly
che oggi purtroppo è molto malato 
ed è ritornato a vivere in Irlanda nella contea di Louth 
con la vista sul porto di Greenore dove Radio Caroline 
nacque 54 anni fa e dove speriamo
continui a navigare per sempre!


+++ R I P Ronan O’Rahilly +++
E' morto oggi lunedì 20 aprile 2020 all’età di 79 anni
nella casa di riposo di Carlingford (Irlanda).
 Dal 2013 soffriva di una diminuita capacità cognitiva
denominata "demenza vascolare".
Praticamente al suo cervello non affluiva più
il corretto flusso sanguigno.
Qui sotto il tweet pubblicato
da Johnnie Walker, uno dei suoi storici DJ



02 agosto 2017

1° agosto 1981 debutta MTV



eh già, e il primo video mandato in onda fu "Video killed the radio star" 




beh, possiamo dire che quel titolo gli è ricaduto in testa
ma purtroppo quel che è peggio
è caduto in testa anche a TUTTA la musica 
ed al suo modo di vivere e di esistere

certo, non facciamo il solito errore di dar colpa al contenitore
e MAI al contenuto... TV, Radio, Internet...
sono soltanto 'scatole'
il problema è sempre cosa c'è dentro
e chi decide il cosa/quanto e come metterlo  

MTV non è l'unica colpevole 
anche molte radio si sono inginocchiate insieme a lei
ma è senza dubbio una delle pistole fumanti più fumante
con quelle pallottolone delle leggi di mercato 
delle majors, degli ascolti e degli gli effetti speciali sempre più speciali
nei cosiddetti "video-clips"
che hanno letteralmente stravolto la vita
a tutti i gruppi, artisti, musicisti e produttori
ignari su cosa fosse un video
se non quello dei concerti
in oltre, ha praticamente distrutto la "nostra" MTV
quella VideoMusic che ancora rimpiangiamo tutti
di cui non fu tenuto nulla neanche una cassetta!

per noi "radioattivi" quel giorno non fu un bel momento 
ma per come è finita oggi questa tv
che narra story trash di 16enni incinte a mettersi lo smalto...
possiamo dire che la legge del karma esiste
e 36 anni dopo, diamo anche una notizia agli 'amici' di MTV
la radio è messa male (malissimo)
ma noi ci siamo ancora e ci saremo sempre
perché la radio è immortale per natura
la radio 'si vede' senza effetti speciali
senza trucco e senza inganno
e le immagini che può creare 
nessuna MTV al mondo potrà mai riprodurle


R I P  MTV...


30 luglio 2017

Radio Subasio a Mediaset (passando per Radio Milano International)




"Cosa resterà di questi anni 80"...
Radio Subasio fondata nel 1976 dal mitico Mario Settimi
("il Presidente") è entrata da pochi giorni
nell'orbita di Radio Mediaset
manca solo il sigillo ufficiale dell'Autority.

Erano già un paio di mesi che "girava voce"
poi Piersilvio ha tolto ogni dubbio confermando la trattativa
aggiungendo anche qualche dettaglio dell'accordo.
Il 70% a Mediaset e il 30% alla famiglia Settimi (Marco e Rita).
Cifre (reali) non ne conosco, quindi non ne parlo.

Il marchio resterebbe
e dovrebbe restare attiva anche la storica sede
(dove lavorai per 3 anni nel 1984)
uno chalet ai piedi del monte Subasio
nei pressi di Viole di Assisi.
Resterebbe anche il format "easy-friendly"
e l'attuale livello occupazionale
con un team di conduttori
che si collegherebbero di volta in volta
con la nuova sede di Milano
(il condizionale è d'obbligo).

Era già una GROSSA radio ai miei tempi
ma ha sempre mantenuto una dimensione interregionale
senza mai allargarsi a network.
Ed è proprio questa la magìa che ha attirato Mediaset
a scalare il monte, non potendo più acquisire altri marchi nazionali
(hanno già 105, Virgin Radio, R101 e RMC)
potevano puntare solo ai brand "locali"
ma sempre importanti per ascolti e raccolta pubblicitaria.

Radio Mediaset infatti ha il divieto dell’Antitrust (per legge)
di acquisire nuove emittenti nazionali fino a fine 2020
ma non antenne "locali", di qualunque dimensione
purché non siano network che coprano tutto il territorio italiano.

Oggi Subasio viaggia 'solo' fra Emilia e Campania
quindi rientra perfettamente nei parametri indicati
in oltre, essendo già nel portafoglio pubblicitario di Mediamond
(con R101, 105, Virgin Radio, Radio Monte Carlo,
Radio KissKiss e Radio Norba)
non è stato difficile "approfondire".



Ma che c'entra Radio Milano International...vi chiederete..
Beh c'entra eccome.
Mediaset infatti ha tirato fuori l' "arma segreta"
che l'ha incoraggiata a puntare verso Assisi.
Una vecchia concessione nazionale mai sfruttata
quella di Gbr, da cui si arriva direttamente
fino alla portoghese Radio Orbital
una concessione ottenuta ai tempi dell‘acquisizione di 101 Network...
appunto, la nostra amata Radio Milano International
avuta dalle mani dei nostri amati Radio-Bros Angelo e Rino Borra

Ed ecco che Subasio potrebbe subentrare a Radio Orbital
diventando di fatto nazionale ed acquisendo anche nuove frequenze
sulle altre grandi città del Nord mai raggiunte
senza confliggere col divieto della restrizione 2020
che verrebbe tranquillamente superato
in un contesto giuridico perfettamente legale.
Radio Mediaset continuerebbe a crescere
e Subasio raddoppierebbe il suo bacino
diventando (suo malgrado) network nazionale.

Che dire... "è il mercato bellezza".
poi di quel che penso del triste panorama "radiofonico"
già lo sapete (Forza RINO facciamo rinascere RMI !)

Ok, detto questo, auguro tutto il meglio a Marco e Rita Settimi
con un pensiero al "sòr Mario"
che fece benissimo a restare "piccolo"
e che possa guidarvi bene come sempre, dalla sua regìa...


28 luglio 2016

28 luglio '76 RADIO MILANO INTERNATIONAL libera l'Italia!



E' solo un giovedì di luglio 
eppure è un giorno speciale, storico, fondamentale
anzi è FESTA NAZIONALE, la festa della Radio.

Ho messo la sveglia per le 5.30 in attesa
di ascoltare questa puntata di "Non Stop News" su RTL 102.5
che non solo ha celebrato la ricorrenza
ma ci ha regalato la magica presenza (magic oneOone)
dei papà della radiofonia privata Italiana.

Una mattinata piena zeppa di ricordi
almeno per me che quegli anni li ho vissuti in prima persona
3 ore di bellissima radio appena finite un'ora fa
e dedicate sia alla giornata della "liberazione dell'etere"
che a questi due 'ragazzi' che vedete ospiti in studio
sono (da sinistra a destra) i fratelli Rino e Angelo Borra 
che nel 1975 fondarono RADIO MILANO INTERNATIONAL
la prima radio privata italiana (una volta si diceva 'radio libera'). 


Fondatori nonché nostri zii/fratelli maggiori...e LIBERATORI
perché è proprio grazie a loro se siamo nati TUTTI noi 
(compreso il sottoscritto)
e 'oggi', esattamente quarant'anni fa 
i nostri Radio-Bros dopo tutti i problemi i sequestri e le chiusure forzate
da parte dell' "Escopost" (la Polizia postale e delle comunicazioni)
ricevettero la grande e tanto attesa notizia,
la Corte Costituzionale finalmente dichiarava:

"non motivato e quindi illegittimo, 
il monopolio della Rai per le trasmissioni locali"


dopo tante sofferenze e casini R M I  poteva trasmettere
e con lei TUTTE le radio/televisioni italiane.

Più che una sentenza fu una vera rivoluzione 
ed in ogni regione, provincia, comune 
spuntarono antenne come funghi.
Già molti mesi prima tutti noi 'carbonari' 
eravamo chiusi in cantine e garage 
a "fare le prove" ma nessuno aveva certezza
se/quando andare in onda e nessuno in ITALIA 
(tranne Angelo e Rino)
ebbe mai il coraggio di osare 
fino a beccarsi i Carabinieri sotto la finestra!

Grazie BROS ! 
Tutti noi vi ammiriamo/amiamo/rispettiamo
e lo faremo nei secoli dei secoli...AMEN!

Oggi tante "onde" son passate e tutto è cambiato (in peggio).
Però adesso che li vedo a RTL spero nel ritorno..anzi ci conto!
Qualcuno mi ha detto che stanno preparando qualcosa 
vedremo anzi, SENTIREMO.

Io/tu/noi/tutti speriamo che sti due ragazzi qua 
tornino presto a farci sognare 
riaccendendo la radio da qualche parte 
e in qualche forma/contenitore
(FM, Digitale, WEB, DAB...) 
chi lo sa, e magari facendo ancora un'altra rivoluzione
che come allora col monopolio 
possa rompere oggi questo muro di mediocrità 
in cui sono andate a sbattere TUTTE le radio
ormai arrese, vendute, prostituite, omologate,
accesa una sentite tutte...
non emozionano non 'spostano' niente,
non se ne accorge NESSUNO.

Ormai dal 90 o giu di li
sono il sottofondo di centri commerciali e boutique.
Solo in auto forse l'ascolto tiene ancora ma per quanto?
Credetemi, mi fa davvero male ammetterlo
e mi fa ancora più incazzare sentire gli "editori" 
che "dai va tutto bene, solo sta cazzo di crisi che ci abbassa
i fatturati ma dopo è tutto okkei"....

Personalmente ho sempre un ottimo rapporto
con tutti e tutte le radio in cui sono stato 
ma evito accuratamente di andarli a trovare
per non accendere flame e polemiche inutili 
parole al vento (ho parlato così tanto...)
sono ciechi e sordi, vivono dentro il loro mondo
credendo che tutti pensino come loro...
Beh amici ... VI SBAGLIATE (e quel che è peggio perseverate).


Anche di R M I  ho bellissimi ricordi 
e ancora un bel rapporto di amicizia e affetto 
con alcuni di loro tra conduttori fonici e collaboratori
conosciuti frequentando spesso gli studi negli anni 80 
(stavano diventando oneOone NETWORK).
Volevo stare li, ma il destino mi ha dirottato 
da Milano via Locatelli, a Roma via Asiago
dalla radio che ruppe il monopolio agli ex monopolisti...
ma questa è un'altra storia...

Ciao Bros, grazie ancora
Ciao 1❤1 a presto! 


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