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21 gennaio 2019

Best Albums Ever (3)

Il terzo disco di 'Best Albums Ever'
è firmato Weather Report
e vuole essere anche un omaggio
sia al fondatore del gruppo Joe Zawinul
(1932-2007)
uno dei tastieristi più eclettici e innovatori del mondo
sia a Jaco Pastorius (1951-1987)
il più grande bassista mai apparso sulla terra.

Come sempre il consiglio che vi do
è quello di leggere
col suono del disco in sottofondo
magari in vinile ma capisco ...
non è sempre possibile (né comodo)
quindi va benissimo anche da uno qualsiasi
degli ordigni disponibili on line
(Spotify ecc....) buona lettura e buon ascolto.


Questa volta usciamo dal Rock e dal Soul.
nella terza puntata dei Best Albums Ever
rispolveriamo insieme un album 'colto'...
dagli scaffali dei ricordi
ho ritrovato questo 'Heavy Weather'
ottavo album dei Weather Report.

Sopra la città lo squarcio fulminante di nuova luce
nuovi colori nuovo vento che scuote l'orizzonte del jazz
un jazz che va oltre il solito cielo
lo chiamarono fusion, jazz-rock, jazz neo-prog
ma alla fine fu semplicemente
un nuovo codice con cui confrontarsi
e non a caso esce nel 77
un periodo denso di rivoluzioni
dalla comunicazione alla musica
dalla politica al sociale
nella splendida copertina di Heavy Weather
si legge il nuovo meteo
il clima è cambiato
state pronti...
e poi dentro tutto il resto
anzi, il "tutto".

A cominciare da Jaco Pastorius al basso
che diventa stabile dopo le sporadiche
apparizioni (2) nel lavoro precedente
con Joe Zawinul alle tastiere
Wayne Shorter al sax
Alex Acuna alla batteria
e Manolo Badrena alle percussioni
i Weather Report approdano a nuove sonorità
maturate già nel precedente 'Black Market'
realizzando il capolavoro della loro carriera.

Atmosfere nuove e mai sentite
dallo swing fino al rock, alla musica etnica
Un'opera di sintesi estetica eccezionale
la band più innovativa e sconvolgente di quegli anni
senza più barriere stilistiche spaziando oltre i propri confini
e squarciando quel cielo fino ad allora
sempre grigio e uguale a se stesso.

Orecchiabilità colore e divertimento
sono questi i primi tre aggettivi
che mi vengono in mente
riascoltandolo insieme a 'Black Market'
(l'album precedente)
dopo anni di alambicchi
e sperimentazioni
i Weather diventano finalmente
godibili e accessibili.
Sarà l'album della definitiva consacrazione
(anche commerciale).
Fu l'album più venduto della storia del Jazz
(500.000 copie).
38 minuti di pura energia
da consumare sotto la puntina
e da conservare gelosamente
per le attuali e prossime generazioni.


Molto è dipeso anche dall'arrivo di Jaco Pastorius col suo 'basso vivente'
e le sue invenzioni.
Se nei primi album ti alienavi
nel decifrare faticosissime elaborazioni
qui si trovano finalmente leggerezza e musicalità
piacevolmente accessibili e inaspettate.


L'album inizia con una traccia notevole e famosa
"Birdland"
resa popolare anche dalla versione dei Manhattan Transfer del 79.
E' dedicato al jazz degli anni cinquanta
(Zawinul ricorda in un'intervista
di essersi ispirato alle atmosfere
della big band di Count Basie).
Pura leggerezza, allegra e spensierata.
Essendo un pianista/tastierista/strimpellatore
è anche una delle mie preferite
e suonarla e stravolgerla
in ogni modo possibile
è sempre divertente anche oggi.
Qui Joe coi suoi 'svolazzi'
segna un percorso nuovo per tutti i tastieristi
tonale e atonale si fondono e rimani attonito...
il suo sarà il nuovo standard di riferimento.
Se mi chiedessero di definire un' esempio di "buona musica"
direi questa, senza dubbio.

Il secondo pezzo
è un'altra "canzone" stupenda
(strano usare il termine canzone per i Weather Report)
'A Remark You Made'
molto più dolce e profonda.
Un vero acquerello fra impressionismo e surrealismo.
Pare che Zawinul la scrisse per il solo fretless di Pastorius
ma Jaco e Wayne inventano un duo sax/basso
ai limiti del metafisico.
Il sax ha una bellezza e un fascino paragonabile
ad 'Us e Them dei Pink Floyd'
Jaco riempie e accompagna
con una delicatezza piena di sentimento.

La terza traccia è
'Teen Town'
scritta da Jaco
un posto, un locale della Florida
dove il giovane Pastorius
viveva le sue estati.
Una traccia che la maggior parte dei bassisti conoscerà
essendo diventato uno standard
una palestra su cui allenarsi
e confrontarsi (inutilmente)
col suo tono imperativo e inafferrabile
le dita si muovono così velocemente
che nessuno le indovina.
una guerra persa in partenza.
E' un brano talentuoso ma la sua brevità
non da modo di approdi possibili
tecnica pura, punto.

La traccia 4
'Harlequin'
è composta da Wayne Shorter
si presenta con un bel pianoforte
che domina la scena
col sax di Wayne fino alle ultime note.
Qui Jaco è meno tecnico e virtuoso.
Dissonanze rumori e respiri
e gli angoli prospettici si moltiplicano
con Pastorius che aleggia incessantemente.
Uno degli episodi più importanti del disco
dove la maturità di Shorter si impossessa della scena

La numero 5 è
'Rumba Mama'
una strana traccia.
di Manolo Badrena
composta per sole percussioni e voce (live)
si inizia con Manolo che urla in spagnolo.
Circa un minuto dopo
bonghi e congas entrano e si impongono.
E' il classico riempitivo
un intermezzo etnico/tribale
non c'è nient'altro che la possa descrivere.

La numero 6
'Palladium'
composta da Shorter
un Funk allegro e pieno di groove
scandito in sedicesimi da Pastorius.
Qui le tastiere sono limitate
lasciando che Badrena e Jaco facciano
il lavoro davanti al sax alto di Wayne.
Probabilmente la più completa e importante dall'album,
musicalità superba e talento sopraffino
e tutto viaggia perfettamente all'unisono.
fino all'approdo finale in un esotico crescendo.

Nella 7
'The 'Juggler'
si sente lo stile più fusion della band.
L'anello di congiunzione
l'elemento di continuità
tra questo album e il precedente 'Black Market' (76).
Qui si avvertono le allarmanti "previsioni meteo"
di un probabile futuro meno felice e più sofferto.
Si medita fra terreno e cosmico con richiami Africani
fino ai temi pseudo-orientali del finale
dentro un vortice di melodie dolci e frastagliate.

Finiamo con
'Havona'
la composizione finale è scritta da Jaco
ed è interamente guidata da bassi e synth.
Pastorius si scatena nella sua performance
e il suo strumento diventa una piccola orchestra
con le sue dita che volano fino allo sfinimento fisico.
Il synth ci fa decollare e ci trasporta
in orizzonti dolci e contagiosi
fino alla foce del ritmo.
Wayne mostra tutte le doti del suo soprano.
Il basso di Jaco e le dita di Zawinul
ci fanno sobbalzare e riflettere
su quanta bravura e talento ci siano qui dentro.
Pastorius giganteggia in due assoli stupendi
complessi, pericolosi, innovativi, diabolici, sontuosi.

"I've never seen another bass player have such stamina.
He could play those 16th-note lines at super-fast tempos,
over and over and never slow down or stutter"
(Joe Zawinul).


Nulla sarà più come prima.
La critica li acclamerà
la rivista "Down Beat"
li celebrerà come vincitori
delle rispettive categorie strumentali Jazz.
Da quel 1977 e da questa nuova
"perturbazione meteo"
il clima musicale sarebbe cambiato
per sempre.


Tracce

Birdland (Zawinul) - 5:57
A Remark You Made (Zawinul) - 6:51
Teen Town (Pastorius) - 2:51
Harlequin (Shorter) - 3:59
Rumba Mama (Acuña/Badrena) - 2:11
Palladium (Shorter) - 4:46
The Juggler (Zawinul) - 5:03
Havona (Pastorius) - 6:01

Formazione

Joe Zawinul - sintetizzatore, basso, chitarra, pianoforte, piano elettrico, batteria, tastiera, voce
Jaco Pastorius - basso, mandolino, batteria, voce
Alejandro "Alex" Acuña - percussioni, conga, batteria
Wayne Shorter - sassofono
Manolo Badrena - percussioni, conga, timbales, voce


Pubblicazione 1977
Durata 37:39
Etichetta CBS Records
Produttore Joe Zawinul, Jaco Pastorius, Weather Report
Registrazione Dal 1976 al 1977 nei Devonshire Sound Studios di Hollywood, California


20 novembre 2015

JACO


La vita di Jaco Pastorius è entrata in un nuovo documentario prodotto da Robert Trujillo dei Metallica. Pastorius divenne famoso nel 1976 con i WEATHER REPORT, il suo Fender fretless fu un impatto immediato e indelebile nell'album 'Black Market'. La sua presenza fu ancora più forte nel 77 su 'Heavy Weather' dove c'era ' Teen Town'.
Definito genio mercuriale, Pastorius ha lasciato i Weather nell'82 per sue legittime ambizioni personali, che però gli hanno causato anche una serie di problemi di alcol e droga.

Gli fu stato diagnosticato un disturbo bipolare e cinque anni più tardi morì tragicamente in uno scontro violento con un buttafuori di night club (aveva solo 35 anni).

Il film traccia un ritratto intimo che alterna spezzoni inediti della sua famiglia a interviste intense di Joni Mitchell, Herbie Hancock, Wayne Shorter, Carlos Santana, Bootsy Collins, e numerosi altri.

"Jaco" sarà disponibile in DVD e Blu-ray dal 27 Novembre

Ecco il trailer