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22 febbraio 2016

Eliane Elias



Finalmente un riconoscimento ufficiale per Eliane Elias, la bravissima pianista 'paulistana' di San Paolo.

Eliane ha una lunghissima storia alle spalle. Sua madre, pianista classica ma con l'amore per il Jazz, le ha infuso la passione e già a dodici anni trascriveva i passaggi armonici di Art Tatum e Bill Evans e li rieseguiva al piano.

Negli anni 80 dopo gli studi accademici si unì agli 'Steps Ahead' come tastierista e nell'86 incise col trobettista (nonché marito) Randy Brecker il suo primo album 'Amanda', dal nome della loro figlia.

Dopo 22 album (!) e un paio di nominations finalmente oggi è stata premiata col Grammy per il suo 'Made in Brazil' come best Latin Jazz Album.

Se non la conoscevate conoscevatela immediatamente
perché non è che al mondo esista soltanto Diana Krall..



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Discografia

1986 - Amanda
1988 - So Far So Close
1989 - Eliane Elias Plays Jobim
1989 - Cross Currents
1991 - Illusions
1991 - A Long Story
1992 - Fantasia
1993 - Paulistana
1994 - Solo & Duets
1996 - The Three Americas
1997 - Impulsive!
1998 - Eliane Elias Sings Jobim
2000 - Everything I Love
2002 - Kissed by Nature
2004 - Portrait of Bill Evans
2004 - Winds Is Like Jobim
2006 - When You Wish Upon a Star
2006 - Around the City
2008 - Something for You: Eliane Elias Sings & Plays Bill Evans
2011 - Light My Fire
2012 - Swept Away
2013 - I Thought About You: A Tribute to Chet Baker[5]
2015 - Made in Brazil

10 gennaio 2016

Brasil 2016


Vi aggiorno, anche se preferirei evitare. Gli amici/colleghi "giornalai" di Rio e Brasilia sono sempre così sconfortanti...ok, prendiamola larga. La moneta è scoppiata l'economia è in affanno il caos regna sovrano e Dilma galleggia. Mentre i giudici indagano sulla diffusa corruzione a Petrobras, il Congresso deciderà se spedire in tribunale 40 legislatori implicati nello scandalo. Tra loro ci sono i presidenti delle due Camere e la stessa Dilma Rousseff, la cui popolarità resta ormai a una sola cifra dopo gli atti di accusa pesantissimi di 'manomissione di conti pubblici'. Ma a noi interessano i "meninos" non le beghe di palazzo.
Alcuni mi hanno scritto che su Dilma Rousseff avrei un odio mirato e personale ma non è così.
Chiunque al suo posto sarebbe stato criticato sollecitato bombardato di messaggi pubblici e privati per chiedere anzi, PRETENDERE giustizia per questi bambini massacrati. Non a caso il signor Lula e tutti i predecessori hanno usato lo stesso metodo mafioso/compiacente verso l'incredibile sterminio di stato che ormai chiamano "derattizzazione". Dilma non è che l'ultima della lunga serie e noi combattiamo per questo, perché sia veramente l'ultima.
Ora c'è una "novità"... non si bada più alla nazionalità, basta essere sporchi randagi e puzzolenti, com'è accaduto al piccolo Vitor, indiano di 2 anni ( DUE ANNI ! ). 
Un uomo accarezzando il suo viso gli ha infilato una lama al collo. Era un indiano del popolo Kaingang, il suo nome era Vitor Pinto, sua madre era sul posto e lo stava nutrendo quando l'uomo gli ha trafitto la gola. 
La sua famiglia, come altri del villaggio in cui viveva, era venuta in città a vendere gli articoli di Natale. 
Era mezzogiorno del 30 dicembre 2015 e anche in questo caso tutto è passato via liscio senza clamore mediatico e segnalato solo dai miei "giornalai" del posto, per il resto, avanti tutta senza versare una lacrima, buon Natale! Ma le campane non hanno suonato per Vitor, colpevole di passare le sue giornate sul pavimento di un autobus, come spesso si adattano mendicanti, bambini di strada, ubriachi, puttane, pazzi, emarginati e ora indiani.....Di Vitor non c'è nessuna immagine nessun volto social quindi, la sensibilità non è stata "urtata" come nel caso del siriano portato dal mare (e poi era Natale..).

Che 2016 sarà per questi disgraziati? Beh visto come è trascorso il 15 non c'è molto da sperare, da nessuno, tantomeno dai cosiddetti "progressisti di sinistra" fra i quali si è distinto un certo Fernando Furtado, deputato del Partito Comunista del Brasile (PCdoB) insignito come "razzista dell'anno" dall'organizzazione "Survival International" per la sua dichiarazione antologica : "Qui a Brasilia vediamo sempre questi indiani in t-shirt e sembra tutto ok ma è piccola feccia in un branco di figa e poi quegli altri con loro che sono certamente froci, sono sicuro, tutti froci. Ecco, indiani froci e finocchi non sono affatto in grado di lavorare né produrre, sono davvero negativi per noi e sporcano le cartoline dei nostri bei luoghi".

....Ordem & Progresso...




05 novembre 2015

Bom dia Dilma


Qualcuno chiede notizie sulla Rousseff e perché abbia smesso di parlarne.Non ho affatto smesso anzi, su pagina fb e profilo twitter sono sempre in bella vista i miei "saluti".
Ma se proprio insistete, vi accontento subito carissimi amichetti del web.

Questa è la situazione aggiornata:

1) ‪#‎MeninosDeRua‬ e già lo sapete.

2) La Corte dei Conti brasiliana ha rigettato il bilancio 2014 in quanto falsato per ottenere denaro dalle banche di Stato.

3) La Corte Suprema Elettorale ha aperto un’inchiesta lo scorso 4 ottobre per fondi illeciti in campagna elettorale col suo collaboratore Michel Temer.

4) Come il suo predecessore (Luiz Inacio Lula da Silva) anche lei è coinvolta nello Scandalo Petrobras, il gigante petrolifero che versò tangenti per oltre 2 miliardi di dollari al suo "Partito dei Lavoratori" (dei lavoratori....).

5) Impeachment sempre in sospeso. La richiesta di messa in stato d’accusa è stata già avanzata tempo fa, ma il presidente della Camera (Eduardo Cunha) si trovava nella sua stessa condizione e così venne raggiunto un accordo tra i due volto al differimento.

6) Qualora i magistrati la riconoscessero colpevole, verrebbe annullata la vittoria alle presidenziali. Per la cronaca il concorrente (Aecio Nives) ottenne solo 3 punti in meno rispetto a lei.

Contenti? Tuttavia non è che si possa ogni giorno pensare a lei e al Brasile, abbiamo anche noi le nostre Dilma ... diciamo

14 ottobre 2015

BRASILE: meninos da rua, non si può e non si deve tacere, chi lo fa è suo complice



Nonostante si parli di Brasile, stavolta il post è tutt'altro che musicale. Pensavamo che fosse una storia vecchia e passata invece non solamente continua da anni ma peggiora.

In Italia la prima a sensibilizzare i media è stata Fiorella Mannoia, poi il silenzio e l'indifferenza più totale.
Lo schifo non si ferma e sta accadendo ora adesso mentre leggete.
Di chi stiamo parlando... mafia locale? Bande? Trafficanti assassini?
No, della POLIZIA brasiliana e relativo governo della "PROGRESSISTA" Dilma Rousseff, che tollera (come hanno già fatto i suoi predecessori) e prosegue imperterrita e sorridente, ogni abominio possibile verso i piccoli di strada nei quartieri di Rio. Il Comitato sui diritti dell’infanzia parla di “piano di pulizia” una strage di piccoli si ma, non abbastanza umani per loro, bestie ratti escrementi. Così vengono trattati per consentire il "decoro" e la "decenza" in vista delle prossime olimpiadi 2016 ed in onore gloria e compiacimento dei benestanti del luogo che protestando per il cattivo odore che queste bestie umane causano di continuo infilano mazzette purché si faccia ordine.
Stiamo parlando dei “meninos de rua”, i piccoli senzatetto sparsi ovunque che "vivono" (si fa per dire) sulla strada, mangiando rifiuti, facendo elemosina, prostituendosi e commettendo qualsiasi tipo di reato possibile pur di sopravvivere. Amici e colleghi di media brasiliani raccontano di scene agghiaccianti e indescrivibili a parole, loro stessi hanno faticato a raccontarle e loro stessi vivono nel terrore per i ricatti e le minacce che un qualsiasi funzionario-becchino li possa scoprire a fotografare o raccontare al mondo quanto avviene, ma ormai grazie ai tanto vituperati smartphone qualcosa si vede e non possono più nascondere nulla.


Usano sistemi inimmaginabili anche solo per una derattizzazione, si sono "ingegnati" con bastoni pistole sostanze chimiche e arpioni, avete capito bene, vengono arpionati e buttati in cassoni della spazzatura per poi essere inceneriti...non si riesce neanche a scrivere!...In queste ultime settimane piano piano (TROPPO PIANO) è ricominciato il tam-tam via internet e grazie alla denuncia dei media locali, all’organizzazione Human Rights Watch e all'ONU (miracolo!)... è uscita una forte (!) protesta ufficiale nei confronti del governo della "signora" Dilma :

Fonte ONU: «Esiste una violenza generalizzata da parte della polizia – affermano – specialmente contro i ragazzi di strada e quelli che vivono nelle favelas. Siamo seriamente preoccupati, e chiediamo al governo brasiliano l’approvazione immediata di leggi che proibiscano anche la detenzione arbitraria».

Fonte quotidiano “Estado de S.Paulo”: «Le forze dell’ordine sono direttamente coinvolte nell’elevato numero di esecuzioni sommarie di bambini – ha detto la vice Presidente del Comitato, Renate Winter – ancora più numerose a Rio de Janeiro, dove è in atto un’ondata di “pulizia” che mira alle Olimpiadi per presentare una città senza problemi. Abbiamo avuto informazioni concrete in merito, e ovviamente i responsabili non sono mai stati puniti».

Certo, acqua fresca per lei e la sua banda di assassini, ma almeno si è resa pubblica e ufficiale una vicenda sempre commentata con superficialità e indifferenza. C'è ancora molta gente disinformata e incredula.
Qui in Italia sta uscendo timidamente qualcosa (in fondo al post avete il link del programma di Radio3 "Tutta la città ne parla", puntata del 12 ottobre scorso) ma il resto si fa qui dentro la rete con twitter facebook e tutte le piattaforme disponibili.
Ho creato abbastanza casino e incredulità anche tra i miei follower...che non capivano se fosse vero o se stavano impazzendo tutti improvvisamente e quasi nessuno di loro sapeva di questa storia. 
Ho contattato diversi personaggi pubblici e "Stars" italiane (ma detto fra noi...) molti si sono rifiutati di postare, lavorano in Rai, Mediaset, Repubblica, Confindustria, Palazzo Chigi....capite bene che il linguaggio esplicito per loro non è prudente...certo certo...conosco il probbblema (ero in Rai negli anni 90).

Ok, ma ora basta, chi c'è c'è. Dobbiamo usarli questi cazzo di social ma per davvero (tra un selfie e l'altro). 
Se vi va, postate e spammate il mio foto-tweet per la "signora" Dilma Rousseff.
Non si può, non si deve tacere chi lo fa è suo complice.

L'ho firmato io, così non rischiate di perdere il posto...